Il Trovatore
Libretto di Salvadore Cammarano
musica di Giuseppe Verdi
PERSONAGGI e INTERPRETI
Il Conte di Luna, Daniele Girometti
Leonora, Sofia Kriklenko
Azucena, Julija Samsonova
Manrico, Alessandro Mundula
Ferrando, Enresto Morillo
Scenografie Nicola Console
Costumi Giulia Bussalino
Allestimento Fabio Midolo
Pianoforte e concertazione Andrea Deutsch Gottfried
Ferrando racconta la storia della zingara messa al rogo anni prima e di come, in seguito, il fratello del Conte venne rapito. Il Conte ormai cresciuto, è innamorato di Leonora, ma lei è innamorata di un giovane Trovatore: Manrico. Manrico viene a sapere da Azucena, figlia della zingara e madre sua adottiva, la storia di come sua madre venne messa al rogo dal Conte e di come lei per vendicarsi volle dare alle fiamme il figlio del Conte… ma per sbaglio uccise suo figlio!
Catturata per puro caso Azucena, Ferrando riconosce in lei la zingara che rapì il fratello del Conte. Saputo della cattura, Manrico si lancia al salvataggio, ma viene catturato.
Leonora, pur di salvare il suo amato, decide di cedere alle lusinghe del Conte. Manrico sta per essere liberato quando la giovane si accascia a terra e muore; ella infatti si era avvelenata. Il Conte, furioso, manda Manrico a morte. Solo dopo l’esecuzione Azucena gli dice che in realtà si trattava di suo fratello perduto da anni.
La messa in spazio racconta la stessa storia da due punti di vista differenti. La narrazione, fulcro principale dell’opera, è interamente supportata da disegni e testi che percorrono tutta la scena in cui si incardinano i cantanti che danno voce a un delirio figurativo in cui corre tutta l’azione. Anche la musica stessa, con il pianoforte posizionato in scena, focalizza l’attenzione sull’opera e sul suo linguaggio primario.
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